1° blogoincarico_”A vision of students today”

Il professor A. Formiconi di “Teorie della comunicazione on-line”, dell’Università degli Studi di Firenze”, ha invitato tutti noi studenti a prendere visione dell’articolo “A vision of students today” scritto dal professor Michael Wesch, un antropologo culturale del Kansas State University, con lo scopo di capire le nostre idee riguardanti uno degli temi più discussi (decreto legge 133), nelle ultime settimane nel nostro paese: l’istruzione.

A mio avviso l’istruzione è fondamentale per ogni persona. Grazie ad essa ogni studente riesce a capire, appassionarsi e stupirsi ancora di tutto ciò che lo circonda. Così facendo aumenta, in maniera progressiva, la consapevolezza di sè e degli altri. Per qualcuno lo studio può significare una più concreta e palpabile opportunità di trovare l’impiego che desidera, per altri può rappresentare, invece, la possibilità di un riscatto sociale, dato che “…non tutti si nasce con la camicia”!

Per questi motivi occorre chiarire quali sono i miglioramenti da apportare nel sistema universitario italiano. E’ importante analizzare tutto il sistema ancora troppo “antiquato” rispetto ai paesi più industrializzati del mondo, riguardo soprattutto le pratiche dell’insegnamento e la comprensione dell’apprendimento in una società ormai estremamente dinamica ed in continua evoluzione.

La collaborazione studente-insegnante e la tecnologia sono i due elementi indispensabili per la realizzazione di un nuovo modello di istruzione. Gli stessi strumenti di insegnamento devono arricchirsi di nuovi sistemi:

  • Utilizzo dei blogs, ottimo strumento per poter scambiare informazioni, in modo semplice, veloce e dinamico. Grazie al loro utilizzo si creerebbe una “rete” di collaborazione efficace tra studente – studente, studente – insegnante, insegnante – insegnante;
  • Creazione di “Pagine Wiki”, documenti ricchi di informazione per facilitare l’apprendimento di determinate nozioni;
  • “I Tunes U” per avere a disposizione i principali studiosi delle più stimate istituzioni, pronti ad insegnare tramite lezioni, corsi di lingua, audiolibri e podcast. Comprende oltre 75000 documenti audio e video di università, musei, emittenti televisive pubbliche e altre istituzioni culturali di primo piano in tutto il mondo;
  • “YouTube” e “TeacherTube” importanti per aver modificato le risorse video. Nel Web 2.0 gli strumenti a disposizione di tutti per realizzare, pubblicare e condividere video, hanno determinato un forte rilancio di questo strumento, applicato con strategie diversificate e valorizzato soprattutto in un approccio collaborativo.


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Il video è una risorsa importante per l’apprendimento, per diverse ragioni:

  1. permette uno scambio comunicativo più completo, che include le componenti non verbali;
  2. aiuta a  personalizzare il discorso, rendendolo più coinvolgente;
  3. include facilmente materiale multimediale in un curriculum formativo;
  4. permette di mostrare, di far vedere oggetti e azioni reali, invece di raccontarli;
  5. sviluppa progetti formativi in cui i partecipanti producono e condividono video per lavorare e riflettere su determinati temi;
  6. permette di documentare lezioni in presenza per renderle disponibili anche a chi non può partecipare.

L’aula, composta da banchi e sedie, dovrà divenire un’aula multimediale, fornita di computer (oramai il mercato propone prezzi “per tutte le tasche”!), proiettore, “Smart Board”( lavagna interattiva) con telecomando. Le aule saranno così costruite per rinforzare la conoscienza, poichè in una buona “location” si instaura tra insegnanti e studenti una migliore collaborazione.  Lo stesso professor Wesch nel suo articolo dichiara “Classrooms built to re-enforce the top-down authoritative knowledge of the teacher are now enveloped by a cloud of ubiquitous digital information where knowledge is made, not found, and authority is continuously negotiated through discussion and participation. In short, they tell us that our walls no longer mark the boundaries of our classrooms”.

Ho, sicuramente, superato le 200 parole, ma ho preferito esporre chiaramente qual’è il mio punto di vista, riguardo a questo tema importantissimo per la sociatà contemporanea.

Alessandra Amerini.